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> Wonderland - Speciale Bruce Lee
serpeinculo
post Jul 17 2013, 07:56 AM
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mercoledì 17 luglio, alle 01:20

L’uomo che ha reso popolare il kung-fu in Occidente è in effetti figlio dell’ibridazione tra due culture. Nato a San Francisco, cresciuto a Hong Kong, vissuto tra Seattle e Los Angeles, Bruce Lee ha innovato il cinema d’arti marziali imponendo sullo schermo il proprio personalissimo stile: il Jeet Kune Do – letteralmente la “via del pugno che intercetta” – sintesi delle tecniche di numerose arti marziali tradizionali, basata però sul rifiuto di un apprendimento ortodosso a favore della dimensione istintuale e intuitiva del combattimento. Passato dalla palestra del maestro Ip Man agli schermi televisivi, il “Piccolo Drago” diventa leggenda nello spazio di due anni grazie ai suoi quattro fortunatissimi film. Ma sarà appunto l’incompiuto Game of Death a sintetizzare al meglio la visione filosofica dello straordinario attore-atleta, film omaggiato da Quentin Tarantino in Kill Bill (2003) con l’indimenticabile tuta gialla di Uma Thruman.
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serpeinculo
post Jul 17 2013, 08:01 AM
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Ciclo Bruce Lee
Lunedì 15, martedì 16, mercoledì 17 e venerdì 19 luglio, a partire dalle 21:10
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Il 14 luglio Rai4 compie cinque anni: l’evento sarà celebrato da una settimana di programmazione speciale (da domenica 14 a domenica 21) in prima e seconda serata, intrecciandosi con un altro importantissimo anniversario: il quarantesimo della morte di Bruce Lee. All’indimenticabile campione delle arti marziali, scomparso a soli trentadue anni il 20 luglio 1973, saranno dedicate quattro prime serate, con il ciclo completo dei suoi film da protagonista; in seconda serata, spazio invece a un documentario in prima visione assoluta e a due speciali del magazine Wonderland.



Dalla Cina con furore

lunedì 15 luglio, alle 21:10

in replica, sabato 20 luglio, alle 13:45

Titolo originale: Jing wu men

Titolo internazionale: Fist of Fury

Titolo americano: The Chinese Connection

Produzione: Hong Kong

Anno: 1972

Regia: Lo Wei

Cast: Bruce Lee, Nora Miao, James Tien



Il primo film con protagonista Bruce Lee a essere distribuito in Italia, fu in effetti il secondo dei tre prodotti a Hong Kong. Sull’onda del successo del precedente The Big Boss (1971) – arrivato solo successivamente nel nostro paese, con il titolo Il furore della Cina colpisce ancora – la produzione Golden Harvest investe su una più ricca ambientazione d’epoca: la mitica scuola di kung-fu Jing wu, fondata nella Shanghai del 1910 dal maestro Huo Yuanjia. Lee veste i panni dell’allievo Chen Jeh, deciso ad affrontare i membri di una scuola giapponese di karate dopo il sospetto avvelenamento del maestro.

Liberamente ispirato a fatti e personaggi reali, il film mette in scena un episodio esemplare della storica rivalità sino-giapponese, poi rinfocolata dalla lunga guerra 1937-1945. Lee difenderà qui il proprio orgoglio nazionale utilizzando, ironia della sorte, un’arma creata dal nemico: il nunchaku, ovvero due manganelli legati da una catena. Uno dei più illustri eredi di Lee, il pechinese Jet Li, vestirà i panni di Huo Yuanjia in Fearless (2006).



Bruce Lee - Il viaggio di un guerriero

lunedì 15 luglio, alle 23:00

in replica, sabato 20 luglio, alle 12:00

Titolo originale: Bruce Lee: A Warrior’s Journey

Produzione: Usa/Hong Kong

Anno: 2000

Regia: John Little



Atleta e attore, combattente e filosofo, figlio delle tradizioni e geniale innovatore, paladino dell’identità cinese ed eroe solitario di marca tipicamente americana: all’inizio degli anni settanta Li Xiao-long – letteralmente “Piccolo Drago”, noto a tutti sotto il nome americano Bruce Lee – rivoluziona il cinema d’arti marziali e conquista il mondo con il suo carisma di campione infallibile e uomo dai mille volti. Lo straordinario successo delle sue pellicole regala fama internazionale al kung-fu, proponendone, d’altra parte, una radicale evoluzione, influenzata anche da arti marziali occidentali come la boxe e lo scherma.

In onda su Rai4 in prima visione assoluta, il documentario di John Little Bruce Lee - Il viaggio di un guerriero (2000) ricostruisce la carriera cinematografica e il pensiero filosofico dell’attore, attraverso brani della sua ultima intervista televisiva e oltre trenta minuti di girato inedito del film incompiuto Game of Death (1973).



Il furore della Cina colpisce ancora

martedì 16 luglio, alle 21:10

in replica, domenica 21 luglio, alle 01:25

Titolo originale: Tang shan da xiong

Titolo internazionale: The Big Boss

Titolo americano: Fists of Fury

Produzione: Hong Kong

Anno: 1971

Regia: Lo Wei

Cast: Bruce Lee, Maria Yi, James Tien



Lanciato a Hollywood dal ruolo dell’assistente Kato nei ventisei episodi del telefilm Il calabrone verde (1966-67), dopo regolari partecipazioni ad altri serial di successo come Batman (1966-67) e Ironside (1967) e un ruolo secondario nel film L’investigatore Marlowe (1969), Lee debutta da protagonista con questa produzione low-budget dell’hongkongese Golden Harvest, diretta dal quasi esordiente Lo Wei. Il furore della Cina colpisce ancora (1971) inserisce le straordinarie performance di combattente del “Piccolo Drago” in una semplice cornice crime ed è ambientato nella non vicina Thailandia. Trasferitosi a Bangkok, il giovane cinese Chen trova lavoro in una fabbrica di ghiaccio, utilizzata come copertura da un boss della droga: quando due compagni vengono uccisi per aver scoperto il traffico, Chen sfida apertamente l’organizzazione.



L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente

mercoledì 17 luglio, alle 21:10

in replica, domenica 21 luglio, alle 23:25

Titolo originale: Meng long guo jiang

Titolo internazionale: Way of the Dragon

Produzione: Hong Kong

Anno: 1972

Regia: Bruce Lee

Cast: Bruce Lee, Nora Miao, Chuck Norris



Sull’onda dell’imprevisto e straordinario successo delle due pellicole precedenti, Lee assume il pieno controllo del proprio personaggio e della propria immagine: superate le resistenze della Golden Harvest, l’attore scrive, dirige e interpreta la sua terza pellicola da protagonista. Ne L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente (1972) il “Piccolo Drago” vola in trasferta a Roma, per difendere il ristorante di uno zio: dovrà sfidare tre campioni d’arti marziali al soldo del crimine organizzato. Nel terzetto spicca un giovane Chuck Norris, antagonista in un memorabile combattimento all’ombra del Colosseo.



Wonderland - Speciale Bruce Lee

mercoledì 17 luglio, alle 01:20

L’uomo che ha reso popolare il kung-fu in Occidente è in effetti figlio dell’ibridazione tra due culture. Nato a San Francisco, cresciuto a Hong Kong, vissuto tra Seattle e Los Angeles, Bruce Lee ha innovato il cinema d’arti marziali imponendo sullo schermo il proprio personalissimo stile: il Jeet Kune Do – letteralmente la “via del pugno che intercetta” – sintesi delle tecniche di numerose arti marziali tradizionali, basata però sul rifiuto di un apprendimento ortodosso a favore della dimensione istintuale e intuitiva del combattimento. Passato dalla palestra del maestro Ip Man agli schermi televisivi, il “Piccolo Drago” diventa leggenda nello spazio di due anni grazie ai suoi quattro fortunatissimi film. Ma sarà appunto l’incompiuto Game of Death a sintetizzare al meglio la visione filosofica dello straordinario attore-atleta, film omaggiato da Quentin Tarantino in Kill Bill (2003) con l’indimenticabile tuta gialla di Uma Thruman.



I tre dell’Operazione Drago

venerdì 19 luglio, alle 21:10

in replica, domenica 21 luglio, alle 13:25

domenica 28 luglio, alle 00:50

Titolo originale: Enter the Dragon

Produzione: Usa

Anno: 1973

Regia: Robert Clouse

Cast: Bruce Lee, John Saxon, Ahna Capri



Appena iniziate le riprese di Game of Death, ancora prodotto dalla Golden Harvest, Lee si vede proporre un ruolo da protagonista dalla Warner: I tre dell’Operazione Drago (1973) sarà la sua pellicola più spettacolare e avvincente, oltre che il suo maggior successo al botteghino. Lo sfortunato attore non arriverà però ad assistere alla sua uscita nelle sale.

Robert Clouse dirige un’avventurosa contaminazione tra kung-fu movie e thriller spionistico in stile 007. Lee veste infatti i panni di un maestro del tempio Shaolin, in lizza nel torneo d’arti marziali del famigerato Mister Han con l’unico obiettivo di sgominarne la potente organizzazione criminale; al suo fianco, sullo sfondo di un’esotica isola fortificata, ci sono gli americani John Saxon e Jim Kelly.

Musicato dallo specialista Lalo Schifrin, il film segnò l’apice – o forse il canto del cigno – del primo boom del cinema d’arti marziali in Occidente, entrando a pieno titolo nell’immaginario popolare di un intero decennio: basti pensare all’indimenticabile sequenza di combattimento nell’inquietante salone degli specchi. Da segnalare, una breve apparizione non accreditata della futura star Jackie Chan, quasi un simbolico passaggio di consegne tra due indiscussi, seppur diversissimi, campioni del genere.



Wonderland Flash - Dizionario “Kung-fu”

venerdì 19 luglio, alle 22:55


Mentre porta il wuxiapian classico ai suoi apici con la trilogia della spadaccino monco – Mantieni l’odio per la tua vendetta (1967), La sfida degli invincibili campioni (1969) e La mano sinistra della violenza (1971) – il maestro Chang Cheh apre l’epoca d’oro del kung-fu con Vengeance! (1970), film non distribuito nelle sale italiane. Ad anticipare nel Bel Paese le fortune di Bruce Lee è invece Cinque dita di violenza (1972). Tra i molti epigoni “Piccolo Drago” si distingueranno, su fronti diversi, Jackie Chan e Jet Li: il primo declinerà l’arte marziale nelle note comiche delle gag slapstick; il secondo proporrà uno stile più classico, magistralmente sintetizzato nella trilogia Once Upon a Time in China (1991-1993).
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